giovedì 7 ottobre 2010

39

Il Miracolo di Zappalà


Zappalà di nome faceva Zeppolino, il papà alla sua nascita volle ironizzare sul suo destino già scritto per condizioni fisiche e sociali, e già che c'era cogliere un'occasione per mandare a fancristi il prete del posto che gli stava sul riproduttore. 55 anni e già 45 di lavoro sul groppone, 165 cm donati con parsimonia dalla natura manco costassero un tot l'uno, in compenso un tronco taurino costruito frequentando assiduamente il bodycenter "raccolta di ortaggi", palestra ecologicamente corretta sita nella piana di Sibari.
Dopo 10 anni di mazzo a tarallo nelle campagne la grande occasione del lavoro al Nord, in una mensa aziendale, 35 anni a lavar piatti, pentole e marmitte e trascinar ramazze sui pavimenti e spugne sui tavoli. Tartagliava un pochino il buon Zap/papa/p/p/palà, poi era timido e discreto, s'impappinava al bancone a riempir piatti dove provava disagio, quindi era contento così, mai rotto le palle a nessuno e guai a mancare di rispetto a quello che faceva, potevi dirgli tutto ma non dire che il suo lavoro era umiliante - Se io non la/lala/lavo e puuu/lisco qua che me/memer/merda vi ma/ma/mmm/mangiate poi voi? - e nessuno aveva da obiettare.