domenica 25 settembre 2005

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UAAR: Associazione e Progetto


E' l'acronimo che identifica la Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. Per chi fosse interessato, come me, ad aderire a tale associazione, o anche solo a seguirne l'impegno che produce nel cercare di laicizzare la cultura, italiana e non, consiglio una visita accurata. Io me lo sto leggendo già da un paio d'ore e non riesco ad essere in disaccordo su nulla! Fra i soci fondatori, vedrete, ci sono personaggi di assoluto livello.

Soprattutto finalmente ho trovato il Modulo per richiedere lo Sbattezzo. Tempo fa, parlando con persone che disprezzo profondamente, ma che per motivi vari "devo" periodicamente incontrare, presi questa decisione: devo annullare il mio battesimo, costi quel che costi. Il costo, scoprirete, è quello di una banale A.R. (meno male, ahah!). I figuri già citati, ogni volta che m'incontrano, non mancano di rompermi le gonadi riguardo al mio ateismo e alla mia adesione al Buddismo (anche se pure quest'ultima la vivo con molta razionalità, sia chiaro). In particolare, una frase m'irritò in zona inguinale: "...sei stato battezzato, quindi sarai cristiano per sempre, non c'è niente da fare...". Sono un ipoteso, ma la pressione mi salì al livello di quella presente in fondo alla Fossa delle Marianne.
Non mi sbattezzo per i figuri, che non mancherò di informare appena possibile, ma per coerenza. Dovrei forse persino ringraziarli, perché senza la loro stupida battuta non avrei preso iniziative. Ho abbandonato di fatto il cattolicesimo all'età di 10 anni, però tutt'ora sono "contabilizzato" come cattolico dai ragionieri di Roma. La cosa mi risulta intollerabile, e siccome posso porre rimedio ne consegue che Lo Devo Fare. Chi vuol esser cattolicamente lieto, lieto sia, ne ha tutti i diritti. Chi s'allieta, come me, nel razionalismo laico, ha pari diritti ad esser lieto, e a non essere conteggiato millantatamente.

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